sabato 28 gennaio 2012

Bike Expo 012




bike expo visto e mal digerito, la crisi c'è e si fa sentire

ma più di quella economica è stata evidente quella creativa

ci sono poche idee valide in giro e molta propaganda estetica inutile e modaiola








































pochissimi gli spunti utili, il cattivo gusto impera ed è alimentato dalla necessità concreta di realizzare modelli che possano cavalcare al meglio la moda per poter attirare quando più pubblico possibile




















che questo sia il vero problema? il pubblico? forse in parte è così

web, blog, riviste del settore, pubblicità, il pubblico è bombardato da precisi modelli precotti di stile, e forse assuefatto da un determinato gusto estetico si è "seduto" e non chiede nient'altro di più che una due ruote con predefinite caratteristiche estetiche, questo è un processo che a lungo andare porta un livellamento di forme e contenuti


























gli esigenti sono la parte di pubblico che manca di più, oggi sono veramente pochi

sono quelli che chiedono di più e sono pochi i costruttori e/o trasformatori che sono in grado di dare risposte concrete a questi esigenti

si contano sulle dita quelli in grado di percorrere nuove strade nello stile e creare nuovi parametri di riferimento estetico, e purtroppo, almeno un paio di questi hanno disertato, a ragione, la fiera
non è importante che si usi un ricambio di 30 anni fà, è il dove e il come lo si usa che fa la differenza
e che può fare stile e innovazione


















































poi sicuramente il modo indecoroso con il quale erano ammassate, in diversi punti della fiera, moltissime motociclette non ha aiutato a capire la qualità dei lavori presenti, ma nel complesso il messaggio è stato forte e chiaro



serve dell'altro















































































servono idee più chiare, meno rumore e più motociclette da usare davvero

non servono due ruote mascherate ed imbrattate, 

servono officine in grado di realizzare nuovi concetti e nuove esigenze, in grado di realizzare motociclette all'apparenza più semplici, ma che semplici non sono.















































...ecco lo sguardo rivolto al futuro con gli amici di Sideburn, speriamo sia un futuro più semplice e creativo.










7 commenti:

  1. Pure tu sei fnito nello stand di quelli di Sideburn ...so davvero dei personaggi.

    Belle foto complomenti , sul noccio dell discussione devo dire che niente mi ha lascaiato a bocca aperta per novità e il resto dell moto in concorso forse erano pure belle ma io non sono riuscito ne a vaderle ne a farmene un idea...sembrava di stare in spiaggia quando è tanta la confusuione che non si riesce nemmeno ad arrivare al mare ...un vero "carnaio"

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  2. ..vero, i ragazzi di Sideburn sono unici, qualche buon spunto c'era in fiera ma serve ben altro...grazie dei complimenti, fanno sempre piacere.

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  3. concordo sulla cattiva gestione degli spazi,sulla mancata valorizzazione delle centinaia di ore di lavoro esposte,sarebbe da rivedere il modo di esporre e di poter gustare in ogni sua parte la moltitudine di modelli esposti.Ho pensato che qualcuno fosse più un gesto per dire "guarda quanto sono bravo" che vere e proprie motociclette per andarci in giro,ma magari solo a me è sembrato così.
    parliamo di idee nuove,ho riletto il tuo pensiero e lo capisco,ma siamo sicuri che ci siano ancora idee nuove,o piuttosto in un momento così difficile non si corre il rischio reale che le nuove idee frutto di enormi sforzi economici e personali non attirino l'attenzione di un pubblico distratto dalla quotidianità piena di problemi?
    certo sono arrivato con aspettative diverse e andato via con qualche delusione,ma in fondo anche trovando la moto perfetta non l'avrei potuta comprare.
    grazie per il tuo blog

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  4. Salarisuomo, parto dal fondo perché il tuo ringraziamento è la cosa più importante, mi da la conferma che lo scambio di idee, passioni e punti di vista siano oggi fra le cose più importanti, il blog è solo un veicolo ma è la condivisione il vero viaggio.

    Le tue perplessità sono le mie, penso che visitando la fiera fosse palpabile lo stato di precarietà e confusione, ma tu in particolare ti chiedi se esistano ancora idee nuove, se è possibile crearne senza rischiare di essere schiacciati o dimenticati, beh per me la risposta è si.

    Si, le nuove idee ci sono, o meglio, ci posso essere. Penso che innovare non significhi sempre e comunque inventare, alle volte potrebbe essere anche solo riscoprire con stile, proteggere un passato sportivo, apprezzare e valorizzare una tradizione. Come ho scritto nel post, la svolta, secondo il mio punto di vista, sarà quella di creare motociclette più semplici, dirette, belle, non serve neppure che costino una follia, quello che serve è la necessità di riportare le vere motociclette al centro del discorso e tutte le altre lasciarle fuori.

    La moto perfetta non avresti mai potuto acquistarla neppure con il conto di Zio Paperone perché non esiste, e poi diciamocelo, la moto perfetta non serve neppure, quello che serve è una perfetta necessità di moto!

    zaniniak@gmail.com, mandami una email con il tuo indirizzo e aspetta i free stickers!

    A presto e grazie del commento.

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  5. concorde sul "carnaio" di rocket ma lo ero già da tempo e anceh sul "guarda come sono bravo" di sala. bel reportage di poche parole e molte foto...la crisi in italia ha preso male nella testa dei montati soprattutto...perchè non hai nessuna foto di quel gran gioiello del rinascimento (che però sai che il rinascimento fu solo un "momento" estetico del resto la gente viveva come nel medioevo qui in italia) che mi ha portato fino a qui?
    yo!!!

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  6. ..Christian, in verità ho addirittura caricato il video, vai a cercarlo! e quando hai un minuto fai un giretto per il blog, ci sono molti post. interessanti. See ya!

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  7. p.s...Christinan dimenticavo, per dovere di cronaca ti devo dire che "il gioiello del rinascimento" non era esposto al BE, quindi no foto. ;)

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