venerdì 29 marzo 2013
mercoledì 27 marzo 2013
martedì 26 marzo 2013
giovedì 21 marzo 2013
martedì 19 marzo 2013
mercoledì 13 marzo 2013
Ferrari 166 MM Coupè Touring
Nella versione 195S vinse la Mille Miglia del 1950.
Anno 1949
Motore V12
Cilindrata 1995,02 cc
Potenza 140CV a 6600 giri/min
Superleggera
sabato 9 marzo 2013
I poeti della lamiera
Modena "Terra di Motori", ma anche di "Carrozzerie".
L'arte di battere a mano le sottili lastre d'alluminio ricavandone forme
leggere e aerodinamiche per vestire i telai delle vetture da cosa risale agli anni precedenti
la Seconda guerra mondiale, grazie alla presenza in città della Scuderia Ferrari e della Stanguellini.
Nel dopoguerra il settore si sviluppa, grazie anche al trasferimento della Maserati in città e
all'insediamento di Fantuzzi, presso cui si formano vari battilastra.
Caratteristica dei battilastra modenesi è che le carrozzerie nascono senza un disegno di progetto,
per modellazione diretta o tramite la costruzione di un'ossatura in tondini di ferro.
Negli anni 50/60 quest'arte raggiunge l'apice, per poi declinare con l'avvento della fibra di vetro.
Ma i battilastra modenesi non scompaiono dalla scena e molti ora si dedicano al
restauro di carrozzerie spesso da loro originariamente costruite.
Nei più prestigiosi concorsi di eleganza per automobili da collezione del mondo si
affermano spesso vetture le cui carrozzerie, interno e motori sono stati
restaurati nella "Motor Valley" modenese.
Alcune fra le più importanti carrozzerie modenesi che collaborarono con Ferrari e Maserati furono,
Scaglietti, Fiandri & Malagoli e Fantuzzi.
Fiandri & Malagoli nel 1953 inizia la costruzione delle carrozzerie di alcuni modelli Sport della Maserati destinati ai clienti, con numerose carrozzerie di A6GCS/53, 150 e 200S.
Medardo Fantuzzi dal 1924 a 1957 lavora c/o Maserati fra Modena e Bologna, come artigiano indipendente (all'interno della fabbrica Maserati), costruisce le carrozzerie di tutte le Maserati da competizione, dalle monoposto, all'Eldorado.
Al ritiro di Maserati delle competizioni nel '57 inizia la collaborazione con la Ferrari per la quale costruisce le carrozzerie di tutte le vetture ufficiali di Formula 1 e Sport fino al 1965, realizzando inoltre su richiesta, carrozzerie speciali ed uniche stradali su base Ferrari.
Nel 1948 Sergio Scaglietti crea con Sergio Marchetti e Lino Sala la società Scaglietti & C, che resterò poi dal 1960 una ditta individuale, si trasformerà dal 1970 in Spa con la maggioranza detenuta dalla Ferrari.
Nel 1953 Enzo Ferrari propone a Scaglietti di costruire le carrozzerie per la nuova Sport, la Mondial 500, diventando il carrozziere di fiducia di Ferrari per le vetture da competizione e negli anni successivi anche per le berlinette e le spider per i piloti privati.
Scaglietti crea anche alcuni esemplari unici, come la berlinetta 375MM per il regista Roberto Rossellini, ma passa alla storia per le carrozzerie delle più importanti Ferrari come la 250 Testa Rossa, la 250 GT Competizione, la 250 GT California e la 250 GTO.
In riconoscimento del lavoro di una vita, nel 2004 la Ferrari gli dedica un modello, la 612 Scaglietti.
Le maestranze Scaglietti attorno ad uno dei primi telai 250.
Nel 1948 Sergio Scaglietti crea con Sergio Marchetti e Lino Sala la società Scaglietti & C, che resterò poi dal 1960 una ditta individuale, si trasformerà dal 1970 in Spa con la maggioranza detenuta dalla Ferrari.
Nel 1953 Enzo Ferrari propone a Scaglietti di costruire le carrozzerie per la nuova Sport, la Mondial 500, diventando il carrozziere di fiducia di Ferrari per le vetture da competizione e negli anni successivi anche per le berlinette e le spider per i piloti privati.
Scaglietti crea anche alcuni esemplari unici, come la berlinetta 375MM per il regista Roberto Rossellini, ma passa alla storia per le carrozzerie delle più importanti Ferrari come la 250 Testa Rossa, la 250 GT Competizione, la 250 GT California e la 250 GTO.
In riconoscimento del lavoro di una vita, nel 2004 la Ferrari gli dedica un modello, la 612 Scaglietti.
domenica 3 marzo 2013
V7 Lama Nera by Davide Caforio
L'essenziale è invisibile agli occhi,
così pare,
ma io che sono un inguaribile
pragmatico l'essenza di una moto la cerco sempre,
alle volte mi passa davanti come un
treno, mi sembra di capirla, ma vedo solo la scia,
capita soprattutto su mezzi che
ripropongono concetti già battuti e digeriti,
al secondo sguardo l'essenza non c'è
più, e la poesia è già sparita,
ma fortunatamente capita ancora di
trovare motociclette che sono essenza chiara e ferma,
che riescono a meravigliare per linee
estetiche, proporzioni nuove e cura,
che trasmettono sensazioni senza barare
anche dopo ore che le osservi.
Davide è riuscito a scolpire partendo
da una paciosa V7 del 1970 questa “Lama Nera”,
una lavoro da artista, da appassionato
vero del mondo Guzzi,
una motocicletta che parla da sola e
trasmette tutto quello che serve per farsi ammirare,
da artista vero è riuscito a estrarre
l'essenza di questa V7,
creando una due ruote unica, che vista
dal vivo comunica impegno e artigianalità.
Una vera due Ruote Fiere!
Allego giusto due scatti per dovere di cronaca,
un grazie sentito a Davide per la preziosa disponibilità,
una virtù che evidenzia il valore del personaggio!
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