bike expo visto e mal digerito, la crisi c'è e si fa sentire
ma più di quella economica è stata evidente quella creativa
ci sono poche idee valide in giro e molta propaganda estetica inutile e modaiola
pochissimi gli spunti utili, il cattivo gusto impera ed è alimentato dalla necessità concreta di realizzare modelli che possano cavalcare al meglio la moda per poter attirare quando più pubblico possibile
che questo sia il vero problema? il pubblico? forse in parte è così
web, blog, riviste del settore, pubblicità, il pubblico è bombardato da precisi modelli precotti di stile, e forse assuefatto da un determinato gusto estetico si è "seduto" e non chiede nient'altro di più che una due ruote con predefinite caratteristiche estetiche, questo è un processo che a lungo andare porta un livellamento di forme e contenuti
gli esigenti sono la parte di pubblico che manca di più, oggi sono veramente pochi
sono quelli che chiedono di più e sono pochi i costruttori e/o trasformatori che sono in grado di dare risposte concrete a questi esigenti
si contano sulle dita quelli in grado di percorrere nuove strade nello stile e creare nuovi parametri di riferimento estetico, e purtroppo, almeno un paio di questi hanno disertato, a ragione, la fiera
non è importante che si usi un ricambio di 30 anni fà, è il dove e il come lo si usa che fa la differenza
e che può fare stile e innovazione
poi sicuramente il modo indecoroso con il quale erano ammassate, in diversi punti della fiera, moltissime motociclette non ha aiutato a capire la qualità dei lavori presenti, ma nel complesso il messaggio è stato forte e chiaro
serve dell'altro
servono idee più chiare, meno rumore e più motociclette da usare davvero
non servono due ruote mascherate ed imbrattate,
servono officine in grado di realizzare nuovi concetti e nuove esigenze, in grado di realizzare motociclette all'apparenza più semplici, ma che semplici non sono.
...ecco lo sguardo rivolto al futuro con gli amici di Sideburn, speriamo sia un futuro più semplice e creativo.